Museo TtrAM

Il museo è ospitato nella sede di Trentino Trasporti e  racconta dello sviluppo delle ferrovie locali nell’area del Trentino, con particolare riferimento alla ferrovia Trento-Malè, aperta nel 1909. Nel museo sono ospitati cimeli autentici della ferrovia e anche alcuni rotabili originali, all’esterno. Inoltre sono conservati alcuni pregevoli autobus d’epoca.

Museo Nazionale dei Trasporti del Dopo Lavoro Ferroviario di Taggia (IM)

Nei locali del ‘dopolavoro’, sulla banchina del primo binario della stazione ferroviaria di Taggia (Imperia) si può trovare molta della storia delle ferrovie locali e non solo. Si va dalla cartellonista, ai vecchi quadri di comando, passando per le divise e c’è persino una sorta di simulatore. La nuova realtà museale è frutto dell’opera dei soci del D.L.F. di Ventimiglia: ferrovieri in attività ed ex ferrovieri e membri esterni appassionati di ferrovia. Il magazzino del Gruppo Museale è strapieno di oggettistica ancora da revisionare e/o restaurare per future esposizioni ed il lavoro dei soci è ancora lungo. L’affiliazione al Museo Nazionale dei Trasporti di La Spezia prevede ulteriori scenari futuri con una collaborazione sempre più stretta anche per l’organizzazione di treni storici con trazione a vapore o elettrica.

Centrale Montemartini Roma

La Centrale Montemartini è uno straordinario esempio di riconversione in sede museale di un edificio di archeologia industriale, il primo impianto pubblico di Roma per la produzione di energia elettrica. La storia di questo museo inizia nel 1997 con il trasferimento nella centrale elettrica di una selezione di sculture e reperti archeologici dei Musei Capitolini. All’interno del Museo sono esposte le famose carrozze ferroviarie del Treno di Pio IX,  risalenti al 1859.

Museo Ferroviario del Trasporto ATAC

Un giardino magico nel cuore della Capitale guarnito con palme e piante mediterranee.
Un’esposizione permanente di locomotori e tram storici restaurati e sottratti così al degrado del tempo e all’oblio della memoria; una testimonianza concreta, unitamente ai singoli loghi, delle diverse aziende di trasporto pubblico succedutesi negli anni: l’ultimo secolo per quanto riguarda gli spostamenti cittadini ma anche per gli altri, quelli che conducevano al mare, ai Castelli Romani, a Fiuggi e a Viterbo. Si presenta così l’embrione del Museo del Trasporto di ATAC S.p.A. circondato dalla Piramide Cestia, dal Museo della Liberazione di Porta San Paolo, dal Cimitero acattolico, dalla sede di ACEA e dal nodo ferroviario di Ostiense, a pochi passi dal Museo Montemartini, ulteriormente impreziosito dall’attigua stazione progettata dall’architetto Piacentini. Ingresso libero, aperto dal lunedì al giovedì, dalle 9:00 alle 16:00, il venerdì dalle 9:00 alle 13:00.
Possibile consultazione dell’archivio storico e dell’archivio fotografico previo appuntamento al n. 06-46958211-8207. Per informazioni e visite di singoli, appassionati, associazioni e/o scolaresche, contattare la segreteria ai numeri 06/46958212 – 06/46958207 oppure inviare una e-mail all’indirizzo  polo.museale@atac.roma.it.

La Ferrovia Museo della stazione di Colonna

La Ferrovia-Museo della Stazione di Colonna (ex linea Roma-Fiuggi) è un museo di interesse locale, nato su iniziativa di un piccolo gruppo di privati che con un notevole impegno economico e la possibilità, seppur non determinante, di accedere a finanziamenti pubblici tramite la Provincia di Roma, ne curano il mantenimento e la fruizione al pubblico.
Le origini della linea risalgono al 1907, ma la sua realizzazione cominciò nel 1913.
Nel 1917, in piena guerra mondiale, senza cerimonia alcuna, fu aperta l’intera tratta della linea. La ferrovia rivelò la sua utilità per i collegamenti dei comuni dei Monti Prenestini e Simbruini, all’epoca serviti da scarse e insufficienti strade. Gli eventi della seconda guerra mondiale misero a dura prova l’efficienza della ferrovia, che cominciò a risentire della concorrenza dei trasporti su gomma.
L’inerzia della classe politica contribuì alla lenta agonia della linea ed alla sua fine; così è sparita per sempre un’opera d’ingegneria ferroviaria.
Dopo più di vent’anni di abbandono, ormai in stato di degrado, ad opera di un ristretto gruppo di privati, nell’area della stazione di Colonna sono stati ripristinati i binari che oggi ospitano una vasta collezione di rotabili storici; il fabbricato viaggiatori è il cuore del museo con la raccolta fotografica della vita in stazione, un’esposizione di oggetti ed attrezzature d’epoca e la fedele ricostruzione dell’ufficio del capostazione.
Oggi i 500 metri di binario di pertinenza sono gli unici rimasti dell’intera linea.
Il museo è visitabile su richiesta ed in occasione di mostre ed eventi pubblicati su questo sito e con
possibilità di visitare la mostra storica “Da Cassino a Roma – 70° anniversario della battaglia per Roma”.
L’esposizione museale è prevalentemente all’aperto e comprende rotabili e attrezzi.