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Descrizione

Presentare questo Museo non è cosa semplice, anche il visitatore più accorto potrebbe, di primo acchito, non comprendere il criterio seguito dall’Associazione Museo del Piave “Vincenzo Colognese”, (presidente Perin Diotisalvi) nella scelta degli oggetti esposti. Infatti, i motivi che hanno dato avvio alla nascita del Museo non bisogna cercarli esclusivamente nella volontà di una ricostruzione storica, ma soprattutto nella voglia di condividere esperienze di vita vissuta, sogni e delusioni, che oltre a segnare i sassi del fiume Piave hanno segnato anche i cuori dei popoli di paesi in guerra e non.
Si potrebbe dire un museo “fatto col cuore”, dalla gente che ha vissuto realmente quegli anni, ed è questo che i responsabili della struttura sperano di far sentire a tutti coloro che entreranno a visitarlo: un’emozione, non un’asettica e ordinaria esposizione.
L’esposizione vuole essere quella un museo “aperto”, in continua crescita, che si sviluppa grazie all’apporto di oggetti e memorie provenienti non solo da chi è stato, direttamente o indirettamente, coinvolto nell’evento, ma da tutti coloro che si sentono vicini a questo frammento di storia, non solo italiana, ma anche e soprattutto europea e mondiale.
La struttura “protegge” trattori d’epoca, locomobili e vaporiere. L’aereo Spad XIII ora esposto per tre anni nel salone partenze dell’aeroporto di Venezia. E’ una fedele ricostruzione di quello utilizzato da Francesco Baracca che sulla fusoriera aveva impresso il marchio del cavallino rampante poi evoluto da Enzo Ferrari come marchio sulla Ferrari. Al suo posto, si trova esposto il trattore Mogul utilizzato per trainare cannoni durante la Prima Guerra Mondiale e usato nel 1918 per l’aratura di Stato. Questo veicolo è di proprietà del collezionista Diotisalvi Perin, appassionato che intende realizzare a breve in zona Quartier del Piave un museo nel quale esporre i suoi 150 trattori d’epoca, cimeli a partire dal periodo paleoveneto, e macchinari vari di archeologia industriale del secolo scorso.
Completano la mostra anche cinque simulatori di volo, con programmi nei quali si può provare di pilotare diversi aerei militari: dalla prima e seconda Guerra Mondiale fino ai Boeing. Queste sofisticate attrezzature sono state realizzate anche grazie ad un contribuito della Regione Veneto e comune di Vas.

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