Museo dello Scooter

Il museo nasce all’ inizio degli anni ’80 dalla passione di Sergio Sciarpetti per gli scooter. La collezione ora conta circa 85 mezzi di cui 20 che vanno dal 1906 con l’Autofauteuil al 1923 con il Monet Goyon super velauto. Tra questi vi sono 3 Unibus scooter inglesi molto evoluti e costosi per quel periodo. Si prosegue poi con i primi scooter americani della seconda meta’ degli anni ’30, al primo scooter italiano prodotto in serie, il volugrafo, tra l’ altro primo scooter al modo a carrozzeria portante, non poteva mancare una serie dei modelli piu’ importanti degli scooter piu’ famosi al mondo Vespa e Lambretta. Vari scooter italiani anni 40-50′. memorabilia di ogni genere. Il museo si puo’ vedere solo su appuntamento chiamando al 339 2156705.

Collezione Castelli

Gioielli restaurati ed esposti…
È una raccolta sita in un vecchio stabilimento della Coca-Cola che celebra i miti italiani delle 2 e delle 4 ruote in 150 veicoli messi insieme abilmente da Pier Giorgio Castelli, che ha recuperato, restaurato ed esposto i suoi gioielli, valorizzando in particolare i due miti italiani Vespa e Moto Guzzi. L’esposizione racconta la nascita, l’evoluzione e la definitiva
affermazione dello scooter Piaggio attraverso 50 modelli, tra cui la 98 cc del 1946-47, le 125 “faro basso” e numerosi altre Vespe fino agli anni ’80. Sono poi esposte le principali Moto Guzzi prodotte dagli anni ’20 agli anni ’50 che raccontano dell’Italia che ha saputo essere all’altezza dei principali paesi europei anche nel settore moto. Il tipico motore Guzzi monocilindrico orizzontale frontemarcia fornì una risposta concreta e inedita al problema del raffreddamento del
gruppo termico. Come la Piaggio, anche la casa di Mandello restò fedele per decenni alla stessa tipologia di motore, pur con gli inevitabili aggiornamenti. Le quattro ruote sono ben rappresentate da Fiat e Alfa Romeo, due marchi che non hanno bisogno di presentazioni. Tutti i veicoli sono restaurati e sapientemente illustrati da Castelli che provvede personalmente a compiere tutte le fasi del restauro.

Collezione Dario Smanio

Composta perlopiù da moto britanniche degli anni Trenta, la bella raccolta di questo appassionato veronese – visitabile su appuntamento – è custodita in un garage-officina che rievoca e trasmette al visitatore tutto il fascino del Novecento, con molti documenti e cimeli storici, poster, strumenti di misura, contachilometri e manometri.
L’insieme comunica passione e competenza e, anche se il numero delle moto e di sidecar non supera la ventina, alcuni pezzi fra cui Ajs, Norton, Triumph, Ariel e Bsa sono presenti.
In collezione si possono trovare anche Harley-Davidson, Honda e Motom. Un piccolo ma suggestivo museo che merita la visita di esperti e cultori del genere, ovviamente gratuita, per vedere e per ascoltare dalla viva voce del simpatico proprietario molte storie di vita vissuta delle moto esposte. “Ho scelto soprattutto le moto britanniche”, spiega Smanio, “perchè negli anni Trenta, e cioè il periodo storico a cui è dedicata la mia collezione, la loro tecnologia primeggiava, poi vennero gli italiani e i giapponesi…”.
Rilevanti, fra le varie moto esposte, la Norton modello 30 con testa in bronzo, la Triumph Silent-Scout del 1932 (solo 900 esemplari prodotti) e la New Imperial 110 del 1937, col gruppo del cambio costruito in blocco unico con il gruppo motore. Notevole la finezza tecnica, davvero sorprendente per i metodi costruttivi dell’epoca: la trasmissione primaria è ad ingranaggi a spina di pesce, una soluzione che permetteva l’eliminazione della spinta assiale sotto sforzo.

Spazio Museo Vespa

Nel cuore di Roma, a pochi passi dai Fori Imperiali e dal Colosseo, Bici&Baci ha voluto dedicare uno spazio al mito della Vespa e della Lambretta in Italia. Inaugurato in occasione del 60° anniversario di Vacanze Romane, questo spazio ospita alcuni leggendari modelli di Vespa, inclusa la prima scocca prodotta dalla Piaggio. Questa esposizione permanente di esemplari originali, nata da un’idea di Claudio Sarra, fondatore e Amministratore Delegato di Bici&Baci, è un atto d’amore per Roma e per la Vespa, uno spazio in cui scoprire la rivoluzione Vespa dal 1946 ad oggi e quanto questo scooter abbia influenzato la cultura italiana negli ultimi 70 anni. Visitando il Museo, sarà possibile comprendere i molteplici usi di questo mito intramontabile. Dalla Vespa nel mito del cinema americano con la celeberrima Vespa Faro basso di ‘Vacanze Romane’ a quelle utilizzate per gareggiare, come il modello del mitico pilota Roberto Leardi che ha donato al Museo insieme alla sua tuta da gara. Oppure la Vespa donata da Andy Leeano al Museo che ha utilizzato per raggiungere Roma dall’Indonesia, un viaggio attraverso due continenti a bordo della mitica due-ruote. Esposizione permanente di esemplari originali che hanno fatto la storia delle due ruote in tutto il mondo con lo spirito volto alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale motoristico italiano e della testimonianza dell’evolversi della vita sociale nel tempo. L’ingresso allo Spazio Museo Vespa è gratuito ogni giorno dalle 9 alle 18.

 

 

Collezione dei Micromotori

La collezione è composta da un centinaio di motori, oggettistica e documentazione varia.

Numerosi i motori ausiliari soprattutto del periodo dal 1945 al 1958 oltre ad alcuni esemplari degli anni Venti, alcuni restaurati e altri conservati.

In mostra alcuni Cuccioli, Mosquiti, Aquilotti oltre a pezzi rari ed unici che hanno fatto la storia della motorizzazione minore in un periodo in cui le grandi masse non potevano permettersi spese ingenti per muoversi e dunque dovevano poter contare sui bassi costi di acquisto e di manutenzione di questi piccoli propulsori che furono strategici e determinanti per il loro contributo alla diffusione nel nostro Paese della cosiddetta “motorizzazione di massa”. Un capitolo di storia motoristica che si coniuga con la vicende sociali, economiche e popolari.

Ettore Trentadue, insieme a Mariella Vicentini, è l’autore dell’interessante volume ‘Micromotori italiani’, libro edito da Asi Service e acquistabile compilando l’apposito modulo d’ordine presente su “La Manovella”.

Piccolo Museo della Moto

La passione infinita di Angelo Di Leone

C’è il sapore della gioventù nel Piccolo Museo della Moto di Angelo Di Leone, classe 1948, appassionato fine dagli anni Cinquanta di due ruote. Da ragazzo partecipa a diverse competizioni e poi, dopo aver avviato un’azienda di mille metri quadrati specializzata in saldature, organizza su un ampio soppalco un autentico angolo di poesia denso di ricordi, foto d’epoca, trofei e tante moto e ciclomotori, fra cui due Vespe anni Sessanta “rivisitate”, una Vespa 90 super sprint, una valanga di cinquantini che ricordano la manifestazione da lui stesso organizzata “Cinquanta Cinquantini”. Fra i tanti, c’è un Chesini 50 cc. piuttosto raro che gemmò da una famosa azienda di bici scaligera quando il mito della motorizzazione travolse il nostro Paese. Nel settore cross figurano Husqvarna 125, SWM 250, Simonini Mustang 125 e TGM 125. Fra le moto da strada Laverda 125, Cagiva HD 350, Morini 350 Sport, Honda WSR 125. In mostra anche alcune bici anteguerra a scatto fisso, quando bisognava pedalare senza sosta, della serie chi si ferma è perduto. Alle pareti tanti motori scrupolosamente catalogati e tirati a lucido e immagini bianconero che raccontano la storia di vita vissuta dal fondatore ma anche quella di molti italiani dagli anni Cinquanta agli anni Settanta.

Museo Nicolis

Museo Nicolis. Un mix di storia, passione e design.
Tra le più emozionanti e suggestive esposizioni private nel panorama internazionale, il Museo Nicolis di Verona narra la storia della tecnologia e del design del XX secolo.
Il riconoscimento dell’eccellenza gli deriva dall’attribuzione del più ambito e prestigioso premio nel panorama mondiale dell’auto classica: Museum of the Year 2018 a The Historic Motoring Awards, assegnato da una qualificata giuria internazionale.

Il Museo Nicolis propone esclusivi gioielli della meccanica del ‘900 in uno scenografico percorso: inedite e sofisticate collezioni, pietre miliari del più effervescente genio creativo. Uno scrigno di rari capolavori di meccanica e stile, frutto dell’estro di eclettici progettisti. Sono rappresentati, gloriosi marchi come Alfa Romeo, Ferrari, Lancia, Maserati, Bugatti, Rolls Royce, Avions Voisin, Darracq, Isotta Fraschini.
Pezzi unici che rappresentano e scandiscono l’evoluzione dell’automobile: preziosi elementi selezionati con un preciso criterio e che formano idealmente un’enciclopedia tangibile con linguaggio universale. Questo lo rende un luogo emozionante, moderno, globalizzato, di cultura diffusa. Collezioni ricercate, conservate e scelte con lungimiranza da Luciano Nicolis per testimoniare l’ingegno dell’uomo, la sua arte.

La nascita del Museo si deve alla grande passione di Luciano Nicolis. La storia di una vita che ha trovato la sua collocazione in uno spazio espositivo di 6000 mq nel duemila, anno della sua inaugurazione. I suoi capolavori sono stati suddivisi in otto diverse collezioni con l’obiettivo di costruire un percorso organico, professionalmente qualificato e strutturato per soddisfare il visitatore più esigente. Il patrimonio delle collezioni è di grande spessore e rappresenta una realtà esclusiva: oltre 200 auto d’epoca, 110 biciclette, 100 motociclette; 500 macchine fotografiche, 100 strumenti musicali, 100 macchine per scrivere, aeromobili. Una rara collezione di strumenti di guida che comprende oltre 100 volanti delle sofisticate monoposto di Formula 1. Innumerevoli opere dell’ingegno umano esposte secondo itinerari antologici, storici e stilistici. Un Museo Diffuso che consente al pubblico di scoprire le invenzioni dell’uomo e di declinarle in ogni possibile interpretazione con infinite chiavi di lettura.

A fianco della struttura espositiva, il Nicolis dispone di un’area multifunzionale modernamente attrezzata, dedicata a convegni, incontri di lavoro, eventi, in grado di ospitare centinaia di persone.
Ad arricchire la proposta un Bookstore tra i più forniti nel panorama motoristico internazionale (auto, moto, piloti, competizioni, vittorie, trofei, e tanto altro) e un originale Vintage Store dove si possono trovare ricercati oggetti d’epoca originali talvolta unici e di elevato valore storico, che hanno caratterizzato epoche e stili di vita del passato (bauli, cappelliere, valigie, riviste, foulard, cuffie da pilota e molto altro).

Museo della Motorizzazione Civile

Il Museo della Motorizzazione Civile, ha sede a Roma in via di Settebagni 333, presso il Centro superiore ricerche e prove autoveicoli e dispositivi. Espone una serie di automobili, motociclette, autobus, particolari di veicoli e documenti che legano la Motorizzazione alla vita e alla storia d’Italia. Il dipartimento è al servizio del cittadino per testimoniare dell’evoluzione del settore dei trasporti pubblici e privati. La parte automobilistica è rappresentata da diversi modelli iconici, come le Fiat 500A “Topolino” e 508 Balilla, abbinate ad autentiche curiosità, come un prototipo (unico) di Alfa Romeo Montreal 1967 con motore a 4 cilindri della Giulia e una Fiat 1900 cabriolet di rappresentanza. Molte le motociclette di diverse epoche e i documenti, come la serie delle targhe, dei libretti di circolazione, dei manuali e delle norme dei primi del Novecento per ottenere la patente di guida. Ma non solo: particolarmente spettacolari gli spaccati in dimensione naturale di alcuni mezzi pesanti, motori e trasmissioni. Il pezzo che da solo vale la visita è la Fiat 130, triste protagonista della strage di via Fani del 16 marzo 1978, nella quale Aldo Moro venne rapito e persero la vita i 5 uomini della sua scorta. L’auto porta ancora i segni dell’agguato ed è stata conservata anche in seguito ai numerosi rilievi da parte delle autorità giudiziarie. I mezzi del Museo sono stati recentemente ricondizionati grazie all’intervento dell’Automotoclub Storico Italiano di Torino, ente privato che tutela il patrimonio del motorismo storico attraverso la certificazione dei veicoli nel nostro Paese. Per tutti i veicoli esposti l’ASI ha scelto di effettuare un restauro conservativo, che ne esalta l’originalità, secondo la filosofia della Carta di Torino, il documento ufficiale della FIVA (Fédération Internationale Vehicules  Anciens).

Collezione Pulcini

Raccolta di automobili e motociclette storiche, selezionate tra quelle più belle ed eleganti mai costruite a livello nazionale. La passione di Ivo Pulcini per i veicoli storici lo ha portato a fondare il museo virtuale “Belle sempre” ed una collezione “reale” visitabile su appuntamento. Una passione nata per soddisfare la curiosità non solo verso la storia motoristica, ma anche verso lo stile di vita di un paese intero.