Descrizione
A più di cento anni dalla sua nascita, Tazio Nuvolari resta uno dei pochi sportivi il cui nome e la cui fama sono rimasti vivi nel tempo. Un mito destinato a non tramontare quello del pilota mantovano che entusiasmò, stupì e fu protagonista delle cronache sportive per le sue prodezze al volante e per le vittorie incontrastate che collezionò. Di lui si narrano storie leggendarie che lo vedono coinvolto in imprese miracolose, come quella di farsi issare sulla moto e vincere, nonostante fosse ingessato, o inverosimili, come quella di inseguire a fari spenti un suo rivale alla Mille Miglia per non fargli capire quanto lo distanziasse.
Le gesta di questo mito dei motori sono celebrate in un museo, sito a Mantova, sua città natale, in cui sono conservati i cimeli appartenuti a Nuvolari. La struttura è stata inaugurata nel 1985 sulla base di una precisa disposizione testamentaria del grande pilota, che affidò il suo patrimonio sportivo all’Automobile Club Mantova (di cui fu presidente per ben 7 anni, dal 1946 fino alla sua scomparsa).
Dal 1985 al 2008 il Museo è stato in un’ala del trecentesco Palazzo del Podestà, in piazza Broletto. In seguito ad un’ordinanza della pubblica amministrazione, che per quegli stessi spazi prevedeva altri utilizzi, il Museo è stato chiuso. Per ovviare a questo fatto è stata allestita un’esposizione temporanea dal settembre 2010 a dicembre 2011, nella suggestive sale del Capitano, nel complesso del Palazzo Ducale.
Il 16 novembre 2012, 120° anniversario della nascita di Nuvolari, i suoi cimeli e trofei hanno trovato nuova casa nell’ex chiesa del Carmelino. Affidata all’ACI Mantova, è stata ristrutturata. I lavori, condotti su progetto dell’architetto Franco Mondadori, sono stati interamente finanziati dall’associazione “Amici del Museo Tazio Nuvolari Onlus”, a chi hanno aderito molti privati e aziende mantovane.