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Descrizione

Nel maggio 2004, durante lo svolgimento di “Tutto Frera” ad Imola, il sindaco di Tradate aveva promesso che la sua città avrebbe presto ospitato un Museo dedicato alla Frera. È così è stato. Da metà luglio 2005 la Frera ha il suo museo, allestito in una parte del primo grande stabilimento del 1905.

Il progetto è stato sviluppato dal punto di vista architettonico dall’architetto Valentina Fasola, che ha saputo coniugare il racconto della storia della Frera al rispetto della struttura originaria dell’edificio. Anche la scelta di dipingere di giallo le pareti permette di immedesimarsi nelle antiche pagine di storia di questa Casa, che proprio nel 2005 festeggia il suo centesimo compleanno.

Il museo non impone alcun tipo di percorso, né linee guida, consentendo quindi una totale libertà di girare e indugiare e persino ripercorrere i propri passi. È uno spazio concepito per essere vissuto, distribuito in due aree: una, con il corridoio vetrato, destinata ad un’esposizione permanente, espone le motociclette in fila lungo le vetrate, poste su appositi carrelli in acciaio, l’altra è incentrata sul tema della polifunzionalità. Entrambi gli ambienti sono caratterizzati da un arredo semplice, minimalista, che non distrae il visitatore dalle motociclette, vere protagoniste dello spazio, ma le circonda di un tocco di eleganza. Tutti gli elementi dell’allestimento sono stati scelti per ricreare una particolare atmosfera, dalle panche, posizionate per consentire al visitatore una vista prospettica speciale, alle cornici delle fotografie che scorrono su tutte le pareti, in legno e ferro, gli stessi materiali utilizzati per ricreare l’angolo scenografico nel quale rivive il quotidiano lavoro nella fabbrica, fino alle luci, che si accostano alla già ricca illuminazione naturale fornita dalle ampie vetrate, valorizzando i veicoli esposti.

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