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Descrizione

Il Museo è stato fondato nel 1991 da alcuni tra i più rappresentativi soci del Circolo Veneto Auto Moto d’Epoca, un gruppo di amici legati dalla passione per le auto, che da vent’anni inseguivano il sogno di raccogliere i loro gioielli a quattro ruote in una struttura che fosse qualcosa di più che una statica autorimessa, che si potesse distinguere dalle altre, viva e in grado di comunicare emozioni. La singolarità di questo museo è accresciuta dall’edificio in cui è collocato, una struttura architettonica, disposta su due piani, che presenta soluzioni originali per forma e spazi interni. È l’unico museo europeo del settore ad allestire mostre monotematiche semestrali, che, in autunno e in primavera, rinnovano le tematiche contemplate e propongono argomenti sempre diversi e stimolanti, inerenti agli aspetti tecnici, sportivi, sociali. Le collezioni presentate al pubblico rendono questo museo piuttosto dinamico e versatile, in grado di andare incontro alle più svariate esigenze dei visitatori.

Tra le mostre di successo si ricorda quella intitolata “Spider: aspettando la primavera”, in onore dell’auto dei sogni per antonomasia, quella che fa desiderare appunto la primavera per potersi sentire liberi con la brezza tra i capelli. Il museo ospitò ben trenta esemplari di questa vettura sportiva, dalla mitica Alfa Romeo 1750 GS Zagato del 1931, resa famosa dalle vittorie di Tazio Nuvolari, all’intramontabile Fiat Balilla Coppa d’Oro del 1933, ripercorrendo la storia di queste grintose vetture fino ai giorni nostri.

Per le continue proposte culturali, al Museo dell’ Automobile “Bonfanti-Vimar” è stato assegnato il trofeo di miglior museo europeo della motorizzazione nel 1999, 2000, 2001 e 2004 e 2007. Un vanto per l’intera Regione.

Di grande successo anche la rassegna dedicata alla Touring, la carrozzeria milanese che per ben quarant’anni, nel periodo che va dal 1926 al 1966, rappresentò una delle più prestigiose firme del settore, a cui si deve la creazione di auto storiche come l’Alfa Romeo “Villa d’Este” del 1949 e la contemporanea Ferrari “Barchetta”.

Il polo museale è provvisto di un fornito archivio, al cui interno se ne trova uno unico, in via di ampliamento, definito “Archivio Veneto”, che raccoglie numerose informazioni in merito a pionieri, progettisti, aziende, priorità, piloti, manifestazioni svoltesi nella regione veneta dal 1880 circa e che vanta consultazioni illustri, che includono riviste specializzate, giornalisti e Case automobilistiche.

Usufruendo dei Fondi Europei, il museo ha organizzato una serie di Corsi per restauratori di auto d’epoca, gli unici sino ad ora svolti in Europa, e vanta, sin dalla sua fondazione, una proficua collaborazione con l’Università di Padova, grazie alla promozione di visite e lezioni.

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