MUG - Museo Giannini

Nel cuore di Latina un suggestivo contenitore di memoria e ricordi realizzato da Luigi Ferdinando Giannini. Fra le particolarità dell’esposizione l’officina di elettrauto del ‘900, il primo velocipede e la bici dei Bersaglieri, moto, automobili e, fra tutte, la Fiat 1500 cabriolet del 1937, esemplare unico, realizzato dalla Pininfarina per Benito Mussolini che successivamente la donò al figlio Bruno. In esposizione anche telegrafi, radioregistratori, TV, grammofoni, lanterne magiche, proiettori macchine e accessori per la fotografia, macchine calcolatrici, da scrivere, per cucire, monete, oggetti d’avorio, francobolli, apparecchi per la chirurgia e tanto altro ancora.

Museo Giannini

Museo Giannini, la Scuderia dell’emozione 

Giannini Automobili ha inaugurato una collezione-museo presso la storica sede della Magliana. Si tratta di una raccolta delle auto più amate e conosciute firmate dal noto preparatore e costruttore romano.
Grazie ad uno spazio espositivo ben studiato, gli appassionati possono ripercorrere la storia di questa Casa tra modelli di serie, speciali e prototipi.
Studiato in ogni minimo dettaglio, il museo raccoglie ed espone stampe, video, descrizioni e storia di ogni modello, tra cui Giannini 590 Corsa ReplicaGiannini 650 NP, Giannini Sirio, Giannini Uno Torino, Giannini Punto Drago, Windsurf, Concept car del 1996 su base Bravo e Brava  ed altri modelli del famoso marchio.
L’ingresso è gratuito con prenotazione telefonica o via mail.

 

 

Collezione Ghirello

Meglio le tedesche
Villa Bartolomea (VR)

Raccolte e collezioni a volte prendono la mano e, sulle ali dell’entusiasmo, possono portare all’accumulo eccessivo di mezzi rendendo difficili puntuali manutenzioni. Era capitato così anche a Roberto e Samuel Ghirello di Villa Bartolomea (Verona) che in pochi anni, dal 1996, partendo dall’acquisto di una Volkswagen Maggiolino 6 volt del 1964, erano arrivati ad acquistare un centinaio di auto. Troppe per essere gestite come meritavano. Da lì la sofferta decisione: un’accurata selezione ha “scremato” la collezione ai mezzi migliori, così da poterli mantenere perfettamente efficienti. La scelta ha privilegiato autovetture tedesche come Mercedes, Volkswagen, Porsche ma lascia spazio anche a Renault, Jaguar, Saab, Ferrari oltre che a mezzi agricoli, moto e go-kart. Fra le eccellenze di questa raccolta la Mercedes 300 del 1954 che fu la prima vettura di rappresentanza della casa tedesca del dopoguerra, dotata di un motore 3000 cc. ‘Adenauer’ il suo soprannome per ricordare Konrad, il cancelliere tedesco che la usava nelle sfilate di rappresentanza per riconquistare prestigio. La visita a questa collezione permette di conoscere molti dettagli sul ‘Made in Germany’ vista la competenza di Samuel Ghirello, membro della Commissione Club ASI oltre che segretario e commissario tecnico del Veteran Car Club di Legnago.

Museo Nicolis

Museo Nicolis. Un mix di storia, passione e design.
Tra le più emozionanti e suggestive esposizioni private nel panorama internazionale, il Museo Nicolis di Verona narra la storia della tecnologia e del design del XX secolo.
Il riconoscimento dell’eccellenza gli deriva dall’attribuzione del più ambito e prestigioso premio nel panorama mondiale dell’auto classica: Museum of the Year 2018 a The Historic Motoring Awards, assegnato da una qualificata giuria internazionale.

Il Museo Nicolis propone esclusivi gioielli della meccanica del ‘900 in uno scenografico percorso: inedite e sofisticate collezioni, pietre miliari del più effervescente genio creativo. Uno scrigno di rari capolavori di meccanica e stile, frutto dell’estro di eclettici progettisti. Sono rappresentati, gloriosi marchi come Alfa Romeo, Ferrari, Lancia, Maserati, Bugatti, Rolls Royce, Avions Voisin, Darracq, Isotta Fraschini.
Pezzi unici che rappresentano e scandiscono l’evoluzione dell’automobile: preziosi elementi selezionati con un preciso criterio e che formano idealmente un’enciclopedia tangibile con linguaggio universale. Questo lo rende un luogo emozionante, moderno, globalizzato, di cultura diffusa. Collezioni ricercate, conservate e scelte con lungimiranza da Luciano Nicolis per testimoniare l’ingegno dell’uomo, la sua arte.

La nascita del Museo si deve alla grande passione di Luciano Nicolis. La storia di una vita che ha trovato la sua collocazione in uno spazio espositivo di 6000 mq nel duemila, anno della sua inaugurazione. I suoi capolavori sono stati suddivisi in otto diverse collezioni con l’obiettivo di costruire un percorso organico, professionalmente qualificato e strutturato per soddisfare il visitatore più esigente. Il patrimonio delle collezioni è di grande spessore e rappresenta una realtà esclusiva: oltre 200 auto d’epoca, 110 biciclette, 100 motociclette; 500 macchine fotografiche, 100 strumenti musicali, 100 macchine per scrivere, aeromobili. Una rara collezione di strumenti di guida che comprende oltre 100 volanti delle sofisticate monoposto di Formula 1. Innumerevoli opere dell’ingegno umano esposte secondo itinerari antologici, storici e stilistici. Un Museo Diffuso che consente al pubblico di scoprire le invenzioni dell’uomo e di declinarle in ogni possibile interpretazione con infinite chiavi di lettura.

A fianco della struttura espositiva, il Nicolis dispone di un’area multifunzionale modernamente attrezzata, dedicata a convegni, incontri di lavoro, eventi, in grado di ospitare centinaia di persone.
Ad arricchire la proposta un Bookstore tra i più forniti nel panorama motoristico internazionale (auto, moto, piloti, competizioni, vittorie, trofei, e tanto altro) e un originale Vintage Store dove si possono trovare ricercati oggetti d’epoca originali talvolta unici e di elevato valore storico, che hanno caratterizzato epoche e stili di vita del passato (bauli, cappelliere, valigie, riviste, foulard, cuffie da pilota e molto altro).

Museo della Motorizzazione Civile

Il Museo della Motorizzazione Civile, ha sede a Roma in via di Settebagni 333, presso il Centro superiore ricerche e prove autoveicoli e dispositivi. Espone una serie di automobili, motociclette, autobus, particolari di veicoli e documenti che legano la Motorizzazione alla vita e alla storia d’Italia. Il dipartimento è al servizio del cittadino per testimoniare dell’evoluzione del settore dei trasporti pubblici e privati. La parte automobilistica è rappresentata da diversi modelli iconici, come le Fiat 500A “Topolino” e 508 Balilla, abbinate ad autentiche curiosità, come un prototipo (unico) di Alfa Romeo Montreal 1967 con motore a 4 cilindri della Giulia e una Fiat 1900 cabriolet di rappresentanza. Molte le motociclette di diverse epoche e i documenti, come la serie delle targhe, dei libretti di circolazione, dei manuali e delle norme dei primi del Novecento per ottenere la patente di guida. Ma non solo: particolarmente spettacolari gli spaccati in dimensione naturale di alcuni mezzi pesanti, motori e trasmissioni. Il pezzo che da solo vale la visita è la Fiat 130, triste protagonista della strage di via Fani del 16 marzo 1978, nella quale Aldo Moro venne rapito e persero la vita i 5 uomini della sua scorta. L’auto porta ancora i segni dell’agguato ed è stata conservata anche in seguito ai numerosi rilievi da parte delle autorità giudiziarie. I mezzi del Museo sono stati recentemente ricondizionati grazie all’intervento dell’Automotoclub Storico Italiano di Torino, ente privato che tutela il patrimonio del motorismo storico attraverso la certificazione dei veicoli nel nostro Paese. Per tutti i veicoli esposti l’ASI ha scelto di effettuare un restauro conservativo, che ne esalta l’originalità, secondo la filosofia della Carta di Torino, il documento ufficiale della FIVA (Fédération Internationale Vehicules  Anciens).

Collezione Nicola Bulgari

Difficile immaginare, passeggiando nel cuore della capitale, che in un ampio sotterraneo del centro sia amorevolmente custodita la più bella collezione d’auto americane d’Italia. Artefice di questo raffinata raccolta è Nicola Bulgari, da sempre appassionato delle auto d’oltreoceano prodotte nella prima metà del secolo scorso. Polo Ciminiello è il curatore di questa magnifica raccolta, e spiega: “La filosofia di base che contraddistingue la collezione romana di Nicola Bulgari è che tutti i veicoli sono in perfetta efficienza e chiedono solo di essere guidati. Le automobili sono state progettate, costruite e vendute per stare su strada. Per muoversi, far sentire la voce del loro motore. Così è per ciascuna delle auto della collezione Bulgari. Al contrario, molti collezionisti spesso investono cifre molto importanti dimenticando poi in un angolo le loro vetture, talvolta con le gomme afflosciate. E il sogno finisce lì. Qui invece tutto vive perché non c’è un motore che non parta”. Le cure e le manutenzioni sono costanti e scrupolose. Un team completo si prende cura ogni giorno della collezione con l’aiuto di professionisti esterni. Fra i più apprezzati i fratelli Keith e Chris Flickinger, fondatori di Precision Motor Car, azienda specializzata nel restauro di auto americane con sede in Pennysilvania, nella cittadina di Allentown, cento miglia a sud di New York. Vicino alla ditta dei Flickinger, Bulgari ha realizzato una mostra di 130 auto storiche. I due fratelli sono spesso a Roma per suggerire le tecniche di ripristino più opportune e condividere con gli stretti collaboratori di Bulgari le linee di restauro, ovviamente con una professionalità a cinque stelle. L’area del garage romano è di mille metri quadrati per ospitare una cinquantina di automobili. Altrettante sono in Toscana e 130 in America, ad Allentown. L’80 per cento delle auto sono state costruite prima del 1960. La più vecchia è del 1928.
Ma perché la scelta di Bulgari ha sempre privilegiato le auto americane?
“Per lo stretto legame fra automobili e la società americana”, risponde Giorgio Laudisa, che si occupa delle relazioni esterne della famiglia Bulgari, ”in quanto il fenomeno motoristico e soprattutto automobilistico è stato il protagonista del Novecento, fino a diventare icona della cosiddetta ‘happy car’ ossia l’auto felice”. “L’America è nata con l’automobile e l’automobile ha condizionato pesantemente e positivamente il suo sviluppo. Pensiamo alle grandi avenues, alle lunghe distanze, ai centri periferici e suburbani, alle case unifamiliari, ai centri commerciali, ai drive in, ebbene in ognuna di queste realtà simbolo del progresso americano l’auto è stata ed è la vera protagonista, la stella polare”. Non sono solo parole ma cifre snocciolate da Laudisa: “Solo del Modello T sono stati prodotti 15 milioni di esemplari e quasi cinque milioni di Modello A. Un altro esempio: nel 1929 vennero prodotti in Usa cinque milioni di auto prodotte, mentre tutto il resto del mondo ne produceva, complessivamente, 500 mila. Soprattutto negli anni Venti, Trenta e Quaranta gli Stati Uniti hanno rappresentato l’avanguardia motoristica del Novecento”.

Collezione Pulcini

Raccolta di automobili e motociclette storiche, selezionate tra quelle più belle ed eleganti mai costruite a livello nazionale. La passione di Ivo Pulcini per i veicoli storici lo ha portato a fondare il museo virtuale “Belle sempre” ed una collezione “reale” visitabile su appuntamento. Una passione nata per soddisfare la curiosità non solo verso la storia motoristica, ma anche verso lo stile di vita di un paese intero.