Museo Vigili del Fuoco

L’evoluzione delle tecniche e dei mezzi di soccorso

Il Museo Storico dei Vigili del Fuoco di Milano può essere considerato un percorso per conoscere da vicino la storia del 52° Corpo dei Vigili del Fuoco di Milano. L’attuale esposizione è lo sviluppo finale di una paziente raccolta e del ripristino, attraverso il restauro, di mezzi e di vecchie attrezzature di soccorso portata avanti nel tempo da personale appartenente al Comando e all’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco, sezione di Milano. Ideato nel 1912, in occasione del Centenario di fondazione del Corpo Comunale, trovò la sua collocazione ideale all’inizio degli anni Sessanta, quando vennero destinati al Museo gli spazi al piano interrato del nuovo Comando Provinciale di via Messina. Dopo un rinnovamento, la nuova galleria storica venne inaugurata il 4 dicembre 1998. Oggi il museo offre, agli appassionati di vetture d’epoca, la possibilità di ammirare autentici gioielli rosso fuoco, dalle splendide pompe a vapore montate su carri per traino a cavalli a rare autopompe, tra cui un esemplare unico di “Isotta Fraschini” del 1929 dotata di pompa antincendio e una “15 Ter” del 1916 perfettamente marcianti. Il museo è visitabile previo appuntamento compilando la richiesta nell’apposita sezione nel sito dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Sez. di Milano.

Email:
milano@anvvf.it (Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale sezione di Milano)
comando.milano@vigilfuoco.it (Comando Provinciale dei VVF di Milano)

My Vintage Spazio Eventi

My Vintage Spazio Eventi è una location unica di 700 mq che unisce passato industriale e design contemporaneo. Al suo interno ospita una straordinaria collezione di moto e accessori d’epoca, con le Vespe come protagoniste assolute: non semplici pezzi da esporre, ma simboli di libertà, avventura e cultura da vivere e condividere. Gli scooter della Piaggio in mostra sono più di cento, dal 1946 al 2017, compresi sidecars, calessi, modelli esclusivi e in serie limitata. A queste vanno aggiunte Guzzi, Ducati Laverda e moto giapponesi.

La struttura si sviluppa in cinque aree comunicanti e polifunzionali, pensate per offrire la massima versatilità e adattarsi a ogni esigenza. Atmosfera, cura e passione rendono questo spazio lo scenario ideale per eventi eleganti e dinamici, dove esperienze e narrazioni si intrecciano in modo autentico e coinvolgente. A completare l’esperienza, una ricca  presenza di pezzi di design vintage che rendono l’ambiente ancora più suggestivo e originale.

My Vintage è suddiviso in più aree. C’è l’Arena al piano terra. Uno spazio ampio, ideale per eventi, presentazioni e cocktail party. C’è il Privé, uno spazio accogliente e versatile, prenotabile singolarmente, separato da vetrate che garantiscono privacy pur mantenendo il collegamento con il resto della location. La terza area è la Galleria, che è il cuore sopraelevato della location, un soppalco scenografico che sovrasta l’Arenae si affaccia sul bar, incorniciato dalle Vespe d’epoca. Progettata ad anfiteatro, offre una prospettiva dominante ed immersiva. La quarta area è la Piazzetta, uno spazio all’aperto che si integra perfettamente con le aree interne. Dotata di pergolato, offre zone riparate e accoglienti, ideali per esposizioni, installazioni artistiche, aree lounge e punti di degustazione, con ampie possibilità di personalizzazione. Quinta ed ultima area è il Limbo, uno spazio tecnico versatile, attrezzato per shooting fotografici e riprese video professionali.

Collezione Claudio Trippetti

Claudio Trippetti, medico di famiglia in pensione, vive a Magione (PG) e si è avvicinato alle moto d’epoca grazie all’accoglienza di Bruno Valgrande, Augusto Farneti, Nello Salsapariglia, Paolo Prosperi e Benito Battilani  che non hanno lesinato pareri e consigli e tanta disponibilità. Col tempo, i mezzi della sua raccolta sono aumentati seguendo cuore e passione. Socio ASI di antica data, ha partecipato a circa 300 manifestazioni ufficiali ricevendo numerosi riconoscimenti. Nella sua collezione molte moto italiane e straniere come documentano le foto pubblicate su questa pagina web, che il medico umbro è ben lieto di illustrare in ogni dettaglio ai graditi visitatori, ai quali ripete il suo simpatico motto: “Ci sarà sempre un matita per scrivere il futuro, ma non ci sarà mai una gomma per cancellare il passato”.

Collezione ASI Morbidelli

Moto rare e vincenti

La Collezione Morbidelli acquisita da ASI nell’agosto 2020 è composta da 71 motociclette e dalla famosa vettura BBC (Benelli, Beretta, Castelbarco) presentata al Salone di Torino del 1952 ma mai entrata in produzione. Le moto rappresentano 30 differenti marchi di tutto il mondo. La più datata è una rarissima Moto Rêve 275 del 1907, la più preziosa è senza dubbio la Benelli GP 4 250 Competizione del 1942: unico esemplare esistente al mondo progettato dalla Casa motociclistica pesarese. Eccezionale anche la Benelli GP 175 usata nel 1934 dal pilota iridato Dorino Serafini. Le pregiate motociclette, acquisite da ASI, sono il frutto della passione e della lungimiranza di Giancarlo Morbidelli scomparso il 10 febbraio 2020 dopo una vita passata ad inseguire il suo sogno. Nato a Pesaro nel 1934, Morbidelli è stato un genio della meccanica, un brillante imprenditore, una leggenda del motociclismo che negli anni ’70 ha vinto otto titoli mondiali nelle classi 125 e 250. Nel 2000 aveva inaugurato il suo museo dedicato alla storia, all’evoluzione tecnica e alle competizioni motociclistiche. Dopo essere stata acquisita dall’ASI, la Collezione Morbidelli ha trovato una nuova collocazione all’interno del Museo Officine Benelli di Pesaro.

Museo dello Scooter e della Lambretta

E’ il più importante del mondo dedicato a questo famoso mezzo di trasporto.

Negli oltre 800 mq, il museo raccoglie tutta la storia scooteristica internazionale dagli albori del motociclismo fino alla fine degli anni Settanta. Sono ben 160 i mezzi perfettamente restaurati o eccezionalmente conservati, provenienti da diversi nazioni. Tra gli scooter facenti parte di questa collezione sono presenti anche modelli provenienti dalla Germania, dalla Russia, dal Giappone e dell’America.

Nelle prime 6 sale sono esposti tutti i più importanti Scooter internazionali e italiani. Non manca una bella collezione di Vespa. Questa sezione comprende una piccola ma ricca collezione degli esemplari più rinomati e famosi come la 98 del 1946 o la Militare del 1956.

Tra i modelli più rari esposti l’Honda Juno K (il primo scooter Honda del 1954), l’Autofauteuil (primo esempio di scooter del 1908), il Lowther (unico esemplare fuoriserie costruito in America) e il Nibbio (nato in Lombardia nel 1947 prima della Lambretta).

Nella grande sala dedicata alla Lambretta, oltre ai più pregevoli modelli da corsa, sono visibili esemplari unici di grande valore storico come la più vecchia Lambretta del Mondo ( la 125 A n. 2 di telaio) il motocarro 125 FB del 1949 per la vendita dei gelati e la Lambretta 175 TV 3 placcata oro realizzata per l’attrice americana Jayne Mansfield. Sono inoltre presenti una serie di modelli costruiti su licenza nei vari paesi internazionali: Francia, Germania, Spagna, India, Argentina e Brasile.

Di grande interesse è anche la sezione delle versioni speciali come la Lambretta LD della Coca Cola o la 150 Special della Polizia di New York o la 150 LI 2s delle Olimpiadi di Roma del 1960.

Presso il museo è possibile inoltre consultare l’archivio storico ufficiale della Innocenti, visionare il più completo archivio fotografico (oltre 5000 negativi) e ammirare i più bei filmati pubblicitari della Lambretta per il cinema e la televisione.

Ultimo, ma non meno importante, è la cartellonistica pubblicitaria che arreda i vasti locali del museo: oltre 100 manifesti che raccontano per immagini la lunga storia dello scooterismo mondiale.

Museo "Ai Borghi"

Il museo ai Borghi è un complesso unico in Centro Italia, sito nel comune di Cortona, nota località turistica in provincia di Arezzo. Raccoglie, in 4 ettari, un padiglione di 1500 m2, ed un parco espositivo ricco di attrezzi contadini esposti nel perimetro del grande parcheggio.

Questa originale esposizione nasce dall’interesse di Alessandro Pelucchini per un vecchio trattore di famiglia, un Landini 25 a testa calda e dalla passione trasmessagli dal padre Gino. Inizia la collezione di trattori nel 1992, aiutato e supportato dalla famiglia. Progressivamente ha ampliato la collezione arricchendola di attrezzi ed oggetti che altrimenti sarebbero andati persi o distrutti dal tempo.
Dopo aver visitato molte collezioni, esposizioni e musei, la famiglia Pelucchini decide di concentrare le forze per la realizzazione di un “luogo” dove poter raccontare la storia del proprio territorio e quindi esporre, ad un pubblico più ampio e non solo appassionato di collezionismo, tutto il materiale raccolto.
Oltre alle ricostruzioni che raccontano la Val di Chiana nel periodo che va dagli anni ’20 agli anni ’50, sono esposti 46 esemplari tra cui la Locomobile a vapore Legnago, il Super Orsi RV, il mitico SuperLandini, il Landini Vélite, il Landini L55/60, il Landini L 45/50, il Landini L35/40, il Landini L25 1° serie, la Motomeccanica Balilla, l’OM 35/40, l’OM 50 doppia trazione e Same DA17, solo per citare i più importanti.

• Le visite, pensate fin dall’origine del progetto, sono adatte a persone di ogni età e saranno guidate dal personale del museo.
• Il museo è fruibile da tutti, non ha barriere architettoniche, è fornito di un grande parcheggio per macchine e pullman.
• Il grande spazio esterno si presta a raduni di auto, moto, trattori d’epoca ed a qualsiasi evento si voglia organizzare: rappresentazioni storiche, concerti, mostre.
• E’ possibile abbinare alla visita merende ed assaggi di prodotti tipici previa organizzazione preventiva.

Lampeggiatori Blu & MuTeCC

Accesi per la nostra sicurezza

“Amici” per un “Museo Territoriale ‘ai’ Carabinieri” è un progetto nazionale di rete telematica che collega intranet i possessori di veicoli storici Carabinieri, nato dalla passione verso i “Lampeggiatori Blu Storici”, in generale, modello e progetto “aperto” per altre livrée. Da ogni sezione MuTeCC è possibile visitare l’intero progetto in formazione. La raccolta primaria di Cortona (e prossimamente Arezzo con partecipazione pubblica) è il risultato di una vita di ricerca, passione e “sogno” da parte di un appassionato ufficiale in congedo dei Carabinieri, critico e storico di fama, fondatore in Asi del settore, così come in passato di altra Commissione; Amor omnia vincit, come “passione e cultura di autenticità”, ci ripete. Il MuTeCC si estende in due dei 4 padiglioni espositivi o “casseforti” di Gioielleria e Oreficeria, come classificati con tanto di insegna. Nel Pad.1 sono esposte trenta auto e altrettante moto e sidecars che hanno connotato la storia della mobilità dei Carabinieri, ma anche altre livree, fra cui “unicum”, come la Lancia Aprilia cabriolèt, già di servizio CC.RR. per Hailé Selassié, con doppia targa Asmara e Regio Esercito; altre coloniali e/o alcune Alfa Romeo del Capo della Polizia, ma anche auto straordinarie di Personalità Istituzionali, da ammirare, e fra le moto le belle Moto Guzzi dei maestosi Corazzieri, Carabinieri Guardie del Presidente della Repubblica. Il Pad.2 espone le Alfa Romeo che hanno connotato l’esegesi del “Radiomobile” dalla Giulia anni 60 a fine millennio con le Alfa155 e 156 impresse nell’immaginario collettivo. 30 auto, 30 moto ed altre 30 preservate o da restaurare o assegnare, mediante scambio, agli “Amici” per consegnarle alla storia. Il Pad.3 dei Trattori storici, “le automobili dei cugini di campagna”, una 50ina e una collezione completa di trattori Porsche e altre case automobilistiche che si sono dedicate, nel dopoguerra, a trattori e carioche. Pad 4 Targhe storiche – automobìlia di livrea inerente macchine agricole, elmetti Adrian della Grande Guerra. Accoglienza amichevole e narrazione appassionata intorno, gratuita, per il motorismo storico e storia e valori delle istituzioni. Visita didattica: due ore. Emozioni e Memoria storica di un centinaio fra auto e moto e altrettanto fra trattori e pezzi VIP nel 3° e 4° settore, in evoluzione e ripresentazione dinamica continua. Area attrezzata per raduni e incontri.

Indirizzo: Fratta Santa Caterina, 52044 Cortona (AR)
Telefono: 335 7067007 – 0575 901494 – 392 0505528
Internet: www.mutecc.it – www.lampeggiatoriblu.club – www.museoterritorialecarabinieri.it. – www.trattoristorici.it
Email: museoterritorialecarabinieri@faralli.academy – mino@faralli.club – lampeggiatoriblu@faralli.club – lampeggiatoriblustorici@asifed.it

 

Museo ferroviario della Puglia

L’A.I.S.A.F. Onlus e l’Associazione Dopolavoro Ferroviario di Lecce, d’intesa con il Settore Attività Museale e Cultura Storica Ferroviaria delle FS, nel 1999 promuovono la realizzazione di una struttura museale ferroviaria a Lecce, come strumento di valorizzazione dell’area urbana e del territorio provinciale e regionale, grazie alle potenzialità culturali e di richiamo turistico di una iniziativa di questo tipo. I musei dei trasporti, e ferroviari in particolare, sono diffusi e apprezzati in tutto il mondo, ma costituiscono una rarità in Italia, in particolare nel Meridione (dove esiste solo il Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa, presso Napoli). L’ubicazione a Lecce di un Museo Ferroviario assume particolare significato per la presenza della più estesa rete ferroviaria concessa d’Italia (le Ferrovie del Sud Est), ricca di notevoli peculiarità testimoniabili con la conservazione di vecchi rotabili ancora esistenti e adatta a un nuovo uso turistico e didattico per cui il museo potrà essere valido punto di riferimento.
La sede individuata per il Museo è stata fin dal primo momento la ex Squadra Rialzo di Lecce, situata in Stazione sul lato opposto al fabbricato viaggiatori e costituita da due strutture affiancate, con accesso da Via Giuseppe Codacci Pisanelli e con binari ancora raccordati alla rete FS (poi RFI).

Museo della Barca Lariana

Il Museo della Barca Lariana, fondato nel 1982 all’interno di una filanda ottocentesca, raccoglie oltre 400 imbarcazioni e oggetti legati alla storia della navigazione sul Lago di Como. Lo spazio museale si sviluppa su quasi 5mila metri quadrati – con diverse sale di esposizione disposte su tre edifici, studiati per accogliere un patrimonio unico di circa 450 imbarcazioni tra barche a vela, motoscafi fuoribordo ed entrobordo, gondole, imbarcazioni tipiche lariane, motoscafi da corsa, vele, reti, remi, motori e altro materiale nautico, tutto rigorosamente d’epoca e originale. Notevole l’ edificio d’epoca che ospita le mostre tematiche: un ex opificio che rappresenta da solo un’interessante esempio di archeologia industriale di fine ‘800. Il fondatore Gian Alberto Zanoletti, grande appassionato di nautica,  ha voluto sviluppare un luogo che rappresenti un legame tra passato, presente e futuro raccontando il mondo della nautica, le sue imprese, i marchi che ne hanno fatto la storia, le sue imbarcazioni, la tecnologia, lo stile. Lo scopo del Museo Barca Lariana è quello di raccontare, attraverso la storia della nautica, il territorio della Regione Lombardia, ricco di storia e cultura. Ma non solo: raccontare di un legame inscindibile tra ingegno e creatività e ridare vita a un patrimonio unico al mondo.