Descrizione
É difficile immaginare che a Remanzacco, cittadina in provincia di Udine, con seimila abitanti, in mezzo ad un gruppo di case e capannoni siano radunati sotto lo stesso tetto i modelli di auto e moto più esclusivi, lussuosi, sportivi della storia dei motori. Invece, presso i locali del vecchio battiferro Tonutti, che accolgono il Museo che reca il nome del suo fondatore, oltre ai macchinari che testimoniano gli anni di impegno, dedizione e passione che, generazione dopo generazione, i membri della numerosa famiglia Tonutti hanno investito nella loro attività di costruttori di attrezzature e macchine agricole, si possono ammirare anche alcuni dei gioielli più preziosi delle due e quattro ruote.
L’idea di un museo scaturì da Gino, allorché l’espansione della produzione richiese una nuova e più ampia sede per la sua fabbrica. Il legame affettivo nei confronti dei vecchi capannoni, lo indusse a conservare tutta l’attrezzatura al loro interno, così da fermare il tempo e mantenere la medesima atmosfera dei tempi passati. Sono oltre duecento i pezzi che testimoniano l’attività della famiglia nella realizzazione di attrezzature rurali, contenuti nella officina fabbrile e nella sezione macchinari, due dei quattro reparti nei quali è organizzato il museo.
Percorrendo il pavimento d’argilla battuta del battiferro si ha la sensazione che l’atmosfera del passato non sia stata compromessa dagli interventi di restauro. I macchinari e le attrezzature, ancora perfettamente funzionanti, contribuiscono a rendere viva questa sezione, in cui sono raccolti i primi utensili adoperati per fabbricare i carri e gli aratri del 1864, ancora trainati dalla forza animale, i primi trapani a mano, la prima forgia del 1906 e il maglio azionato dalla forza idraulica del corso d’acqua che scorre adiacente alla fabbrica.
La sezione dedicata ai macchinari agricoli, invece, conserva non soltanto gli attrezzi e gli utensili per uso agricolo, ma anche alcune macchine che hanno rivestito un ruolo importante nella meccanizzazione agricola degli Anni Trenta e Quaranta.
Nelle sezioni auto e moto è possibile ammirare quattro lussuose Rolls Royce, oppure la Ferrari F40, che insieme alle Lamborghini, conferiscono un tono sportivo alla collezione. Spazio anche all’immaginazione nella parte dedicata alle “prime donne” cinematografiche, come l’avveniristica DeLorean, protagonista dei viaggi nel tempo della trilogia “Ritorno al Futuro”.
Non delude certamente la sezione dedicata alle moto d’epoca tra cui spiccano le Guzzi, moto italiane per antonomasia, e le Harley Davidson, mito dell’America “on the road”.