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Descrizione

Il Museo della Motorizzazione Civile, ha sede a Roma in via di Settebagni 333, presso il Centro superiore ricerche e prove autoveicoli e dispositivi. Espone una serie di automobili, motociclette, autobus, particolari di veicoli e documenti che legano la Motorizzazione alla vita e alla storia d’Italia. Il dipartimento è al servizio del cittadino per testimoniare dell’evoluzione del settore dei trasporti pubblici e privati. La parte automobilistica è rappresentata da diversi modelli iconici, come le Fiat 500A “Topolino” e 508 Balilla, abbinate ad autentiche curiosità, come un prototipo (unico) di Alfa Romeo Montreal 1967 con motore a 4 cilindri della Giulia e una Fiat 1900 cabriolet di rappresentanza. Molte le motociclette di diverse epoche e i documenti, come la serie delle targhe, dei libretti di circolazione, dei manuali e delle norme dei primi del Novecento per ottenere la patente di guida. Ma non solo: particolarmente spettacolari gli spaccati in dimensione naturale di alcuni mezzi pesanti, motori e trasmissioni. Il pezzo che da solo vale la visita è la Fiat 130, triste protagonista della strage di via Fani del 16 marzo 1978, nella quale Aldo Moro venne rapito e persero la vita i 5 uomini della sua scorta. L’auto porta ancora i segni dell’agguato ed è stata conservata anche in seguito ai numerosi rilievi da parte delle autorità giudiziarie. I mezzi del Museo sono stati recentemente ricondizionati grazie all’intervento dell’Automotoclub Storico Italiano di Torino, ente privato che tutela il patrimonio del motorismo storico attraverso la certificazione dei veicoli nel nostro Paese. Per tutti i veicoli esposti l’ASI ha scelto di effettuare un restauro conservativo, che ne esalta l’originalità, secondo la filosofia della Carta di Torino, il documento ufficiale della FIVA (Fédération Internationale Vehicules  Anciens).

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