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Descrizione

Realizzato da Carlo Etenli per salvare dal degrado e dalla distruzione gli oggetti dell’attività rurale.
Presenti trattori, moto, scooter, ciclomotori, bici, tutti conservati allo stato d’uso. Notevoli i primi macchinari a vapore utilizzati nelle campagne venete nell’attività contadina. Nel seminterrato oltre 50 trattori costruiti dal 1918 ai primi anni Cinquanta del ‘900: Landini, Lamborghini, Fiat, Fordson e molti altri.
Obiettivo dichiarato del Museo è trasmettere alle giovani generazioni il duro lavoro gli stenti affrontati dai loro nonni, la conoscenza dei lavori agricoli, il legame con le stagioni, il valore di ogni oggetto, che, una volta esaurita la sua funzione, non veniva gettato via, come capita oggi, ma riadattato ad altri usi.
Dopo la seconda guerra mondiale, a partire dagli anni Cinquanta, la nostra società si è rapidamente trasformata, passando da agricola a industriale, per divenire infine società del terziario. Il progresso tecnologico ha imposto cambiamenti di vita sempre più veloci. Il benessere economico iniziato negli anni Sessanta ha creato nuovi bisogni che, se per molti aspetti hanno velocizzato la vita e certamente alleviato la fatica dell’uomo, per altri hanno ridotto comunitaria, il gusto della conversazione, gli incontri, la trasmissione di memorie orali.
Questo museo ci riporta alla vita del Novecento grazie agli oggetti, i mezzi, gli arnesi e molto altro. Ai più anziani sembrerà di ritornare nelle lontane stagioni della loro gioventù, ai più giovani aprirà prospettive di vita passata che troppo spesso, talvolta anche per pudore, vengono trascurati dai genitori nella trasmissione delle memorie di famiglia
Aperto nei fine settimana.

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