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Descrizione

Alcuni Club ASI hanno particolarmente a cuore la tutela storica delle loro tradizioni sportive. Fra questi, il Club ASP Dorino Serafini di Pesaro che ha trasformato la sua sede in un museo fotografico con splendidi scatti in bianconero e molti cimeli e trofei del campione marchigiano. La storia di questo piccolo ma significativo museo inizia da lontano. Alla fine degli anni 90 Dorino Serafini (1909-2000) aveva affidato in comodato d’uso tutti i suoi trofei al Museo Morbidelli. Dopo la chiusura del Museo, mentre i trofei venivano messi all’asta da Bonham’s, il Club Auto Storiche Pesaro “Dorino Serafini”, con una paziente opera di mediazione, riusciva a bloccare la vendita ed a ricevere in custodia tutto il materiale dagli eredi Serafini. A dicembre 2019 il Club ha organizzato una mostra a Pesaro presso la sala Laurana del Palazzo della Prefettura di Pesaro ed Urbino per fare conoscere alla città i trofei conquistati dal prestigioso cittadino pesarese. Nel novembre 2021 è cambiato il consiglio direttivo del club che ha puntato da subito ad avere una nuova sede del Club pensando di adibirla a museo con cimeli, foto, libri e tutto quello che è stata la vita del campione Dorino Serafini, iniziata negli anni ’30 mietendo successi con le due ruote. Serafini conta nel suo palmares motociclistico due titoli italiani, 1933 con la MM.175 cc e nel 1936 con la Bianchi 500cc. Il trofeo più prestigioso arriva nel 1939, quando il pesarese si aggiudica il titolo europeo (equivalente del Mondiale di oggi) con la Gilera 500 cc. 4 cilindri. Terminato il cruento secondo conflitto mondiale, Serafini ritorna in pista con le auto. Cisitalia, Frazer Nash, Osca MT 4 e Maserati 4CLT, sono i vari marchi che portano alle prime prestigiose affermazioni, che consentono all’asso pesarese di entrare come pilota ufficiale nella Scuderia Ferrari, affiancando Alberto Ascari e Gigi Villoresi. Arrivano prestigiose vittorie e piazzamenti nelle gare più importanti dall’Europa al Sud America, come il secondo posto nella Mille Miglia del 1950. Nell’edizione 1951 della “Corsa più bella del mondo” Serafini parte da Brescia con i pronostici che lo vedono tra i favoriti per il successo finale. Purtroppo un terribile incidente, lo costringe ad abbandonare definitivamente le corse.

Alcune foto sono state concesse gentilmente dall’archivio del giornalista storico Franco Andreatini

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