Descrizione
ECHI DI ROMBI LONTANI
Museo/Laboratorio della Moto di Giorgio Kermac
Poco distante da Monfalcone, a Turriaco, a due passi dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari, il triestino Giorgio Kermac ha realizzato nell’elegante Villa Sommariva il ‘Museo Laboratorio della Moto’ che porta un nome evocativo: ‘Echi di rombi lontani’.
All’interno troviamo undici Moto Bianchi, oltre a Sertum, Honda, quattro Triumph, quattro Moto Guzzi, quattro Norton, Simplex, BMW, BSA, Harley Davidson, Laverda. Alcuni modelli sono da competizione. Del resto Kermac le corse le ha nel sangue perché dopo essersi diplomato come macchinista all’Istituto Nautico di Trieste, l’anno dopo ha conseguito il diploma di motorista all’Istituto Ferrari di Maranello. E’ rimasto poi alla Ferrari per un anno e mezzo come motorista nel Reparto Corse, per ritornare nella sua Trieste nel 1972, quando ha aperto la sua prima officina.
Noto preparatore,crea la scuderia “Mosport Formula Racing’ che diventa la prima realtà cittadina a fornire moto e assistenza a piloti locali e nazionali. Assiste famosi corridori e spazia dalle moto derivate di serie alle Grand Prix, alle Superbike, all’Endurance, collaborando con il team Rumi-Honda nella Superbike e Supersport e con la Hirt-Honda Segale nel Mondiale Endurance. Nel 1994 diventa responsabile tecnico allestendo la sede per l’importatore Kawasaki in Kuwait, dove si trasferisce per due anni. Rientra a Trieste nel 1996 ed è socio e responsabile tecnico della ”Mosport Engineering S.a.S.’ operante nella diagnosi e sviluppo moto.
Nel 2007, a conclusione di una lunga attività lavorativa, si trasferisce a Turriaco,dove fonda il suo museo perché «nascondere le belle moto, la loro storia e la tecnica, è un crimine», dice con un sorriso. Sulle pareti, molti poster documentano la storia dei mezzi esposti. Davanti ad ogni moto ed ogni documento che ne ricorda la storia Kermac ripete che «le moto con più valore sono quelle che hanno una storia dietro, altrimenti manca l’anima», Notevole la Bianchi 220 Sport 1934 con targa Pola italiana, splendido conservato come la sua storia, che venne sepolta per evitarne la requisizione.