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Oggi i moderni mezzi di trasporto e le autostrade permettono di accorciare le distanze raggiungendo in giornata città lontane fra loro diverse centinaia di chilometri.

Non era così nel Novecento quando i grandi trasporti venivano assicurati da imponenti camion che, già nel nome, rivelavano la forza e la potenza di cui erano capaci, come l’OM Titano del 1937 o il Fiat 634 80 HP dello stesso anno denominato ‘Carnera’, con chiaro riferimento al pugile friulano Primo Carnera, noto come ‘Gigante buono’, il primo italiano a conquistare un titolo mondiale di pugilato il 29 giugno 1933, quando si aggiudicò l’ambito trofeo dei pesi massimi.

Nella Collezione Marchiori questi ‘Giganti dell’Asfalto’ sono conservati e custoditi con grande cura per testimoniare, con l’imponenza della loro stazza, quanto fossero impegnativi i trasporti nel secolo scorso.

Dal lavoro di famiglia, ossia l’estrazione, la lavorazione e il commercio di ghiaia, pietrisco e sabbie da costruzione con proprie cave ed attività connesse ai trasporti, alla quale nel tempo si è affiancata l’attività di produzione di conglomerati bituminosi e la costruzione di opere stradali, idrauliche, fognarie ed affini, la famiglia Marchiori ha conservato alcuni veicoli come i citati OM Titano, nelle due versione autobotte e cassone, il Fiat 634, il Fiat 666 del 1942, il Fiat 666 N7 del 1952 ed altri ancora.

Dai camion è poi germogliata una raffinata collezione di auto fra le quali brillano due Alfa Romeo 6C 2500SS in condizioni da concorso, Alfa 1900 Sprint Superleggera, due Fiat 522, Fiat 501 e Fiat 519 del 1925. E molto altro ancora…

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