Descrizione
Energia e Storia: il Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi
A partire dal XIX secolo, lo sviluppo della termodinamica, già avviato empiricamente nella seconda metà del secolo precedente, ha consentito la realizzazione di nuove macchine in grado di effettuare, con efficienza sempre maggiore, quelle trasformazioni chimico-fisiche necessarie a ottenere livelli di potenza meccanica prima di allora inimmaginabili. Per tale motivo i motori a vapore in primis hanno avuto un ruolo determinante nella Rivoluzione Industriale in cui, come un in una reazione a catena, lo sviluppo e l’impiego delle macchine motrici e operatici, si è diffuso ovunque, dal settore manifatturiero a quello dei trasporti. In quest’ultimo l’invenzione di nuovi mezzi, come treni, automobili, motociclette ed infine aerei, è stata strettamente connessa ai progressi in campo motoristico, dai motori a vapore a quelli a combustione interna. In generale, ciò ha determinato, in modo graduale ma irreversibile, importanti trasformazioni economiche e sociali, con il conseguente passaggio da una società prettamente rurale a quella moderna, industriale e tecnologica. Ancora oggi nell’era delle grandi innovazioni digitali, le macchine, intese in senso generale come apparati complessi atti alla trasformazione dell’energia, restano alla base della moderna società tecnologica e sono a vario modo messe a disposizione delle attività umane. Comprenderne la storia e le prospettive di sviluppo arricchisce il proprio patrimonio scientifico e culturale. Da ciò deriva l’importanza di preservare e valorizzare le collezioni di macchinari e apparati tecnologici per testimoniarne la storia e lo sviluppo tecnico ed evolutivo. Su questi presupposti nel 2011 è stato inaugurato il Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi, parte del Sistema Museale dell’Università degli Studi di Palermo. L’esposizione è stata realizzata a seguito di un vasto lavoro di ricerca e restauro di numerosi reperti storici avviato nel 2008. Il Museo custodisce una vasta collezione di motori e apparecchiature industriali, scientifiche e didattiche, acquisite ed impiegate nei vari settori della ricerca e dell’insegnamento a partire dalla seconda metà del XIX secolo, con l’istituzione nel 1866 della Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri e Architetti presso l’Università degli Studi di Palermo. Tali reperti, superati dalle nuove tecnologie, costituiscono nel loro insieme un patrimonio di grande valore che descrive il lungo percorso evolutivo della motoristica, iniziato nel XIX secolo, nei suoi numerosi campi di applicazione.
Nella collezione del Museo spiccano per rarità e pregio alcuni motori della fine del XIX secolo, sia a vapore che a combustione interna. Dell’esposizione fanno anche parte vari motori automobilistici e motociclistici di varie epoche come quello di una Isotta Fraschini 8A o il contemporaneo 12 cilindri L539 della Lamborghini Aventador. Particolare è l’insieme dei motori aeronautici con esemplari d’inizio ‘900 fino all’era dei motori a reazione. Attualmente il Museo è impegnato nell’ampliamento della sezione dei motori navali, attraverso l’acquisizione ed il necessario restauro di dieci nuovi reperti di particolare valore storico. La collezione include anche uno dei soli 5 esemplari completi sopravvissuti del velivolo addestratore FIAT G. 59 4B. Utilizzato nell’immediato dopoguerra come addestratore presso l’aeronautica militare il G. 59 è stato uno degli ultimi velivoli di grandi prestazioni equipaggiato con motore a pistoni. L’allestimento museale è concepito in base al tipo di applicazione (industriale, automobilistico, aeronautico et al.) e si articola quindi in varie sezioni. In ciascuna di esse i reperti sono disposti in ordine cronologico e corredati da una esaustiva scheda tecnica arricchita da fotografie e disegni. Data la natura accademica e didattica il vasto corredo descrittivo e iconografico è strutturato secondo una impostazione tecnico-scientifica, pur mantenendo una ampia accessibilità al pubblico di ogni genere attraverso differenti livelli di approfondimento. Tutte le informazioni sono rese disponibili liberamente sia nel sito web del Museo sia attraverso altre iniziative di divulgazione e promozione culturale maggiormente interattive come, ad esempio, il programma internazionale Once Upon a Try promosso da Google Arts & Culture che propone la visita virtuale del Museo. Per ampliare la pubblica fruizione del proprio patrimonio il Museo promuove molteplici iniziative tra cui mostre, seminari, workshop e laboratori didattici realizzati anche in collaborazione con altri musei, enti ed associazioni nell’ambito della politica di sviluppo promossa dall’Ateneo di Palermo. Queste iniziative includono conferenze sulla storia dell’automobilismo realizzate in sintonia con la Commissione Cultura dell’ASI, le attività di collaborazione con l’Ufficio Storico dell’Aeronautica Militare e con il relativo Museo di Vigna di Valle, con il quale si è proceduto al restauro del motore da competizione FIAT AS8, con FCA Heritage ed il Centro Storico FIAT e con il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.
A partire dagli ultimi anni tali iniziative vengono ormai inevitabilmente affiancate e supportate da quelle sui vari canali mediatici, in particolare sui social network più diffusi, come Facebook, Instagram e Twitter che consentono di ampliare in modo significativo la possibilità di interazione e di divulgazione. Un aspetto altrettanto importante che caratterizza le iniziative del Museo è rappresentato dal coinvolgimento attivo dei giovani nella realizzazione di molteplici attività (visite guidate, eventi, attività di restauro), sia attraverso i tirocini formativi, nell’ambito di vari corsi di studio, non solo ad indirizzo ingegneristico, sia grazie ai rapporti maturati con vari istituti scolastici. Dal punto di vista tecnico-collezionistico il Museo cura internamente tutte le attività di restauro, di manutenzione e di supporto per altri enti, avendo a disposizione un proprio laboratorio in cui tutti i reperti sono restaurati seguendo, di norma e ove possibile, un approccio conservativo. Per l’importanza della sua collezione e per le molteplici attività svolte negli ultimi anni, il Museo ha ricevuto – primo in Italia – il prestigioso riconoscimento internazionale Mechanical Engineerig Heritage Collection assegnato dall’ASME (American Society of Mechanical Engineers), nell’ambito del programma History and Heritage Landmarks volto a valorizzare e promuovere le più importanti collezioni storico-tecnologiche in tutto il mondo. Infine Il Museo, disponendo di un ampio parcheggio e di locali che si prestano alle attività di verifica pre-evento, è divenuto sempre più spesso il punto di partenza per numerosi raduni di auto e moto classiche.
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